Ieri, alle 13,18 si è spento all'ospedale Gemelli di Roma il presidente emerito Francesco Cossiga. Cordoglio unanime è arrivato dal mondo della politica. Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, lo ricorda come “una persona singolare e straordinaria e una parte della nostra storia”. Una storia vissuta da protagonista, aggiunge Dario Franceschini, capogruppo dei democratici alla Camera, “un uomo di cultura e un politico appassionato: in tutte le cariche istituzionali che ha ricoperto ha sempre agito con senso dello Stato e non ha mai rinunciato alla provocazione intellettuale".
Con la scomparsa di Cossiga, ricorda il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti, “perdiamo una personalità di rilievo per la storia del nostro Paese. A lungo impegnato nelle istituzioni, anche in periodi delicati e tragici, la sua azione ha inciso profondamente nella vita della Repubblica”.
Per Piero Fassino, invece, Cossiga era “figlio di un mondo bipolare e di un’epoca in cui la politica si nutriva di ideologie e di appartenenze forti”. “Francesco Cossiga – ricorda ancora Fassino - ha attraversato la vita politica della Repubblica e i suoi momenti più difficili da protagonista, in modo talora controverso, ma sempre attento al ruolo insostituibile delle istituzioni elettive e dei partiti politici”.
Cordoglio per la scomparsa dell’ex-presidente della Repubblica arriva anche da parte di Roberta Angelilli e Gianni Pittella, vicepresidenti italiani del Parlamento europeo, che ricordano nel loro messaggio come Cossiga fosse “una personalità di primissimo livello non solo in Italia ma nota e stimata in Europa e nel mondo”.
Anche il PD Sardegna ha voluto ricordare il corregionale che tanto ha amato quell’isola, tanto da volervi ritornare nel suo ultimo viaggio. “Di lui va ricordata – scrive Silvio Lai, segretario regionale del Pd - la profonda fedeltà alle istituzioni, all’unità del Paese, la radicale appartenenza alla nostra isola e la matura laicità, oggi sempre meno frequente, di cattolico impegnato”.
"NO COMMENT"
RispondiEliminaci ho ripensato...........commento:
RispondiEliminaCossiga (forse meglio sarebbe “scriverlo” con la K) un uomo per tutte le stagioni, tutte le volte che il POTERE ha chiamato lui era li pronto a metterci la sua faccia, al punto di consacrare, insieme a Mastella, anche Massimo D’Alema, (vice del suo acerrimo nemico Achille Occhetto.)
Achille Occhetto lo accusò di attentare alla Costituzione con le sue dichiarazioni provocatorie volte a modificare il sistema istituzionale, le cosiddette “picconate” e soprattutto per la sua appartenenza alla struttura militare clandestina Gladio.
Achille Occhetto è stato segretario e fondatore del PDS, quello della Bolognina per intenderci, oggi leggere le dichiarazioni di Franceschini e di Bersani sul blog del PD lenolese mi provoca il voltastomaco, spero che vorrete perdonarmi.
Che dire io avrei preferito non averlo come compatriota, avrei preferito fosse nato non so………….in Africa o in Cina ma comunque lontano dal mio paese.