« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. (Walt Whitman, Prospettive democratiche)
lunedì 17 maggio 2010
Bolzano al centrosinistra, dèbacle del PdL
Trionfa a Bolzano il centrosinistra modello Unione, allargato alla Svp: il sindaco uscente Luigi Spagnolli, del Pd, ha surclassato con il 52.45% dei voti il candidato Robert Oberrauch (32.73%) proposto da un centrodestra in affanno che non ha saputo ripetere la performance del 2005, quando vide vincitore il suo Giovanni Ivan Benussi, che poco dopo dovette però gettare la spugna perchè privo di una maggioranza di governo, spianando la strada a Spagnolli. «La Bolzano italiana - ha commentato il sindaco (riconfermato da una mega-coalizione comprendente Psi, Lista Pannella, Verdi, Rifondazione, Sel, Pd e Idv, oltre alla Svp) - non è più di destra e si tratta di un cambio radicale ed epocale per la città. Viene meno - ha detto - quello stato mentale per cui italiani e tedeschi votano in modo precostituito».
La vittoria a Bolzano è stata salutata come una «bellissima notizia» dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Delusione del Pdl anche nel resto dei comuni altoatesini, tanto che uno dei coordinatori del partito, Alberto Sigismondi, ha parlato apertamente di «un disastro».
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