« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. (Walt Whitman, Prospettive democratiche)
sabato 31 luglio 2010
martedì 27 luglio 2010
Claudio Lecce nuovo segretario provinciale Pd
Un incarico che comunque durerà solamente lo spazio di un'estate, dal momento che a ottobre è previsto il congresso provinciale.
Un nome che rappresenta una sintesi importante, capace di dare al
Pd la tranquillità di cui ha bisogno per affrontare le sfide elettorali che lo attendono in molte città della provincia, non ultima quella che il prossimo anno si giocherà sul campo proibitivo del capoluogo.
Tutti convinti, alla fine dei lavori, che con questa scelta si è riusciti ad eleggere un segretario che conosce a fondo le dinamiche del partito e sa svolgere meglio di tanti quel ruolo di mediazione indispensabile nel mare magnum del Pd provinciale.
La sensazione, insomma, è che ieri, da quella sala, si sia usciti con una segreteria per la prima volta concretamente partecipata.
Il Pd Lenola augura buon lavoro al nuovo segretario provinciale.
lunedì 19 luglio 2010
Borsellino, oggi 18 anni fa
Diciotto anni fa la mafia toglieva la vita a Paolo Borsellino, un magistrato rigoroso, competente, in prima fila nella lotta contro la mafia e alla sua scorta. Un ricordo che non deve perdersi nel tempo né trovare un ingiustificato “silenzio” da parte delle istituzioni
Diciotto anni fa la mafia toglieva la vita a Paolo Borsellino, un magistrato rigoroso, competente, in prima fila nella lotta contro la mafia e alla sua scorta. Un ricordo che non deve perdersi nel tempo né trovare un ingiustificato “silenzio” da parte delle istituzioni.
“E’ nostro dovere ricordare la figura di Paolo Borsellino. A diciotto anni dalla strage di via D’Amelio dobbiamo impegnarci perché non si affievoliscano nel Paese né la sete di verità e di giustizia, né la volontà di costruire una convivenza civile che possa fondarsi su una piena
affermazione di legalità. Non potremmo dire di aver onorato fino in fondo la memoria di Borsellino, e quella dei tanti eroi caduti nella lotta alla mafia, finché una parte del territorio nazionale sarà condizionato dalla criminalità organizzata, finché l’economia sarà distorta da inquinamenti mafiosi e, più in generale, finché i diritti dei cittadini saranno negati e considerati come favori. La crisi di legalità che da troppo tempo riguarda l’Italia sta erodendo le fondamenta stesse del nostro vivere civile.
Occorre, perciò, ripristinare quei valori che hanno segnato la vita e il lavoro di uomini come Borsellino. Non c’è altra via per onorarne davvero la memoria se non quella di impegnare tutta la classe dirigente affinché vengano ristabiliti comportamenti adeguati, senso dello Stato, rispetto delle istituzioni democratiche e un civismo rinnovato e diffuso. Questo è valso eroicamente per Paolo Borsellino, questo deve valere quotidianamente per tutti noi”. Con queste parole il segretario nazionale del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha ricordato la figura di Paolo Borsellino nel 18° anniversario dalla strage di Via D'Amelio.
Per Walter Veltroni la strage di via D'Amelio è "stata sicuramente un'azione con l'obiettivo di condizionare l'esito della vita pubblica del Paese, non c'è alcun dubbio, è stato così in tutti i momenti più delicati della storia d'Italia. E' successo anche nel '92-'93, come periodo di transizione. Non ci si spiega altrimenti perché iniziano le stragi e poi finiscono".
Diciotto anni fa la mafia toglieva la vita a Paolo Borsellino, un magistrato rigoroso, competente, in prima fila nella lotta contro la mafia e alla sua scorta. Un ricordo che non deve perdersi nel tempo né trovare un ingiustificato “silenzio” da parte delle istituzioni.
“E’ nostro dovere ricordare la figura di Paolo Borsellino. A diciotto anni dalla strage di via D’Amelio dobbiamo impegnarci perché non si affievoliscano nel Paese né la sete di verità e di giustizia, né la volontà di costruire una convivenza civile che possa fondarsi su una piena
affermazione di legalità. Non potremmo dire di aver onorato fino in fondo la memoria di Borsellino, e quella dei tanti eroi caduti nella lotta alla mafia, finché una parte del territorio nazionale sarà condizionato dalla criminalità organizzata, finché l’economia sarà distorta da inquinamenti mafiosi e, più in generale, finché i diritti dei cittadini saranno negati e considerati come favori. La crisi di legalità che da troppo tempo riguarda l’Italia sta erodendo le fondamenta stesse del nostro vivere civile.
Occorre, perciò, ripristinare quei valori che hanno segnato la vita e il lavoro di uomini come Borsellino. Non c’è altra via per onorarne davvero la memoria se non quella di impegnare tutta la classe dirigente affinché vengano ristabiliti comportamenti adeguati, senso dello Stato, rispetto delle istituzioni democratiche e un civismo rinnovato e diffuso. Questo è valso eroicamente per Paolo Borsellino, questo deve valere quotidianamente per tutti noi”. Con queste parole il segretario nazionale del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha ricordato la figura di Paolo Borsellino nel 18° anniversario dalla strage di Via D'Amelio.
Per Walter Veltroni la strage di via D'Amelio è "stata sicuramente un'azione con l'obiettivo di condizionare l'esito della vita pubblica del Paese, non c'è alcun dubbio, è stato così in tutti i momenti più delicati della storia d'Italia. E' successo anche nel '92-'93, come periodo di transizione. Non ci si spiega altrimenti perché iniziano le stragi e poi finiscono".
domenica 11 luglio 2010
TESSERAMENTO PD 2010
Caro tesserato/a,
sono lieto di invitarti a ritirare la tessera 2010 durante la giornata del tesseramento che si terrà il giorno 18- 07- 2010 presso il Parco Mondragon nei seguenti orari: 08.00 – 13.00 e 16.00 – 20.00
IL COORDINATORE PD LENOLA
Di Fonzo Giancarlo
FAI LA TUA PARTE PER COSTRUIRE L’ALTERNATIVA
Il Partito Democratico è il partito del nuovo secolo. Il nostro compito è parlare dell’Italia, delle idee che abbiamo per il nostro Paese e di come farle vivere in un rapporto reale con i territori e con i cittadini. Vogliamo dare un radicamento popolare al nostro partito, per convincere l’Italia a guardarsi con gli occhi delle nuove generazioni e realizzare un’idea di futuro per un’Italia migliore. Vogliamo essere il partito della Costituzione e della nuova unità nazionale. E mettiamo al centro della nostra proposta politica il lavoro, l’istruzione, la salute, l’ambiente, i diritti delle persone e il rispetto delle Istituzioni. E’ un messaggio profondo, chiaro e diretto: un messaggio Democratico. Per Costituzione.
Pier Luigi Bersani
segretario del Partito Democratico
sabato 3 luglio 2010
Giovani ridotti a spot di governo
Il provvedimento della maggioranza sulle comunità giovanili è l’ennesimo spot di governo. Picierno: "Alto il rischio che i finanziamenti vadano alle comunità amiche"
È approdata in Aula, la proposta di legge presentata dalla Maggioranza a sostegno delle associazioni giovanili, che appare come l’ennesimo spot di questo Governo. L’unico risultato positivo è stata l'integrazione apportata dagli emendamenti del Pd, per il coinvolgimento degli Enti locali nell’Osservatorio nazionale sulle comunità giovanili. Anche in questo contesto il Partito democratico ha operato per promuovere con ogni mezzo la crescita sociale e culturale delle nuove generazioni attraverso la valorizzazione del ruolo dei Comuni, luogo naturale di vita e di incontro dei giovani.Ha detto Luciana Pedoto, deputata Pd in Commissione Affari sociali: “Gli enti locali devono essere coinvolti nella designazione dei componenti dell’Osservatorio nazionale sulle comunità giovanili. È questo il senso dei nostri emendamenti che sono stati accolti durante la seduta congiunta delle Commissioni Affari Costituzionali e Affari sociali della Camera”.
“Con il nostro contributo– ha proseguito Pedoto – si stabilisce che tra i componenti dell’Osservatorio almeno uno deve essere designato dagli enti locali, conferendo pieno rilievo alla rappresentanza territoriale dei Comuni. Viene anche introdotta la novità, l’intesa con la Conferenza unificata, sede naturale di raccordo tra centro e periferia, sui compiti e finalità dell’Osservatorio.
Ha aggiunto la parlamentare Pd: “Mi auguro che nella fase attuativa della legge venga dato riconoscimento anche agli oltre 20mila giovani amministratori italiani”.
Ha osservato però Pina Picierno, parlamentare Pd: “Qual è la vera proposta del Ministro Meloni? In quanto, la Proposta di legge arrivata in Aula, non riguarda un nuovo sistema di finanziamento delle associazioni giovanili. Non è chiaro se interessi associazioni esistenti o da creare ad hoc. Non si tratta di un investimento nella riqualificazione degli edifici pubblici per farne spazi di aggregazione. Non è nemmeno un programma per promuovere il volontariato, per l’orientamento al lavoro, perché altrimenti si sarebbe cominciato dalle esperienze già esistenti. Infine, non è una riforma dell’associazionismo giovanile: perché non prevede nessun ulteriore spazio di partecipazione democratica dei giovani. Insomma, il provvedimento Meloni, si riduce alla creazione di un ennesimo Osservatorio e dell’ennesimo registro a cui iscrivere le associazioni, rimandando tutto all’ennesimo decreto-legge. Ci auguriamo non sia l’ennesimo tentativo di attribuire fondi pubblici in maniera un pò’ troppo discrezionale”.
Della stessa idea, Fausto Raciti, Segretario nazionale dei Giovani democratici, che nel merito ha espresso ciò che realmente interessa il mondo giovanile: "A noi sta a cuore che le comunità abbiano un'impostazione plurale e che non siano piegabili a strumentalità politiche di sorta e che siano aperte ai temi della solidarietà, della cultura, ai diritti delle persone".
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