Diciotto anni fa la mafia toglieva la vita a Paolo Borsellino, un magistrato rigoroso, competente, in prima fila nella lotta contro la mafia e alla sua scorta. Un ricordo che non deve perdersi nel tempo né trovare un ingiustificato “silenzio” da parte delle istituzioni.
“E’ nostro dovere ricordare la figura di Paolo Borsellino. A diciotto anni dalla strage di via D’Amelio dobbiamo impegnarci perché non si affievoliscano nel Paese né la sete di verità e di giustizia, né la volontà di costruire una convivenza civile che possa fondarsi su una piena
affermazione di legalità. Non potremmo dire di aver onorato fino in fondo la memoria di Borsellino, e quella dei tanti eroi caduti nella lotta alla mafia, finché una parte del territorio nazionale sarà condizionato dalla criminalità organizzata, finché l’economia sarà distorta da inquinamenti mafiosi e, più in generale, finché i diritti dei cittadini saranno negati e considerati come favori. La crisi di legalità che da troppo tempo riguarda l’Italia sta erodendo le fondamenta stesse del nostro vivere civile.
Occorre, perciò, ripristinare quei valori che hanno segnato la vita e il lavoro di uomini come Borsellino. Non c’è altra via per onorarne davvero la memoria se non quella di impegnare tutta la classe dirigente affinché vengano ristabiliti comportamenti adeguati, senso dello Stato, rispetto delle istituzioni democratiche e un civismo rinnovato e diffuso. Questo è valso eroicamente per Paolo Borsellino, questo deve valere quotidianamente per tutti noi”. Con queste parole il segretario nazionale del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha ricordato la figura di Paolo Borsellino nel 18° anniversario dalla strage di Via D'Amelio.
Per Walter Veltroni la strage di via D'Amelio è "stata sicuramente un'azione con l'obiettivo di condizionare l'esito della vita pubblica del Paese, non c'è alcun dubbio, è stato così in tutti i momenti più delicati della storia d'Italia. E' successo anche nel '92-'93, come periodo di transizione. Non ci si spiega altrimenti perché iniziano le stragi e poi finiscono".
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